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Percepire direttamente le energie sottili è il primo passo che ci porta ad affacciarci in un universo più vasto, a volte misterioso ed inquietante, ma enormemente affascinante… per scoprire in noi stessi i meccanismi della circolazione energetica, all’interno di un’anatomia energetica “sottile” perfettamente integrata con gli organi fisici.La terminologia energetica all’inizio è stata mutuata dalle culture che ne hanno sviluppato e conservato maggiormente la conoscenza,  in particolare quella cinese e quella indiana. Si usano quindi termini come l’indiano Chakra, che significa “ruota”, e Meridiano, denominazione propria dell’Agopuntura cinese.

Ciononostante molti ricercatori contemporanei hanno coniato termini propri, sia per discosstarsi dalle culture antiche sia per descrivere fenomeni e modelli originali e con caratteristiche diverse da quanto tramandato dalle tradizioni. Molte sono le metodologie e le tecniche che ci permettono di incrementare il nostro scambio energetico con l’ambiente, in particolare acquisire energia supplementare e/o far circolare meglio l’energia all’interno del nostro sistema energetico.A questo proposito ci vengono in aiuto sia i metodi tradizionali più conosciuti, come lo Yoga indiano o il Chi Gong cinese, sia altre metodologie riemerse di recente dal passato o addirittura completamente nuove, alcune delle quali a carattere strumentale con l’utilizzo di particolari dispositivi, elettronici e non, che consentono di intervenire positivamente sulla nostra circolazione energetica.

Per quanto riguarda la percezione e la conseguente valutazione o misura di tali energie,  ad oggi non esiste nessuno strumento idoneo a far questo. Gli strumenti che vengono utilizzati sono infatti dei ruilevatori indiretti dell’interazione dell’energia umana con, per esempio, un campo elettromagnetico, una scarica elettrica o altro.

La percezione diretta può avvenire solo attraverso la nostra sensibilità, sia essa visiva (chiaroveggenza) o, per esempio, tattile. Quest’ultima modalità utilizza principalmente le mani (palming) ed  è molto pratica e di facile apprendimento, a differenza della percezione visiva, che solo pochi riescono a sviluppare.

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